Tuesday 25 June 2013

Yesterday was hard on all of us




Adler è appostata davanti alla porta della propria cabina, Helena sulla spalla, Anchorage al fianco. Pigia la maniglia verso il basso. E' bloccata. Pigia di nuovo. E' bloccata. Pigia di nuovo. E' bloccata. Si arrende. China il capo lievemente di lato, imitata dal falco e dal doberman, formando un trittico perplesso. Non ci mette molto a risolvere l'indovinello: è più facile di quello di André. Gira sui tacchi, la stoffa cucita ancora sotto il braccio, e si avvia lungo il corriodio, in una piccola processione bestiale, lungo il corridoio. Conta le luci laterali, passando. Le conta e moltiplica per il numero di rumori sospetti all'interno della propria cabina, e per il numero di urli ed ululati provenienti dalla plancia. Cerca di calcolare a quale punto della notte gli SSV andranno in tilt. Con una curva calcolata, come se qualcuno le avesse seminato un tracciato di bricioline davanti ai piedi, si parcheggia davanti alla cabina. Testa la maniglia, pigiandola verso il basso. E' aperta. Sgrana un poco gli occhi, con quella profondità che non è emozione adulta, bensì una sconnessa curiosità infantile, livida ed intransigente. Entra, seguita dalle sue bestie. Si china un poco in avanti, sporgendo la spalla sinistra verso l'interno della stanza. Helena si libra, volando ad appollaiarsi sulla canna del dragoon di Renee. Anchorage si affretta a conquistare la sua posizione ai piedi del letto del rocker.

Timisoara, Bullfinch, 25 giugno 2515

Red Wright e Harry Bolton cantano. Cantano perchè sono felici, secondo Sundance Celsire, perchè Polaris si risveglia. Questo è sbagliato. La gente si mobilita, per combattere contro altra gente. Polaris è una stella, e fra moltissimi anni esploderà, oppure imploderà, diventando un buco nero e risucchiando dentro di sè tutti i pianeti del suo sistema, e del sistema Dao, e del sistema Dorado, e del sistema Central, e del sistema Columba. Ma il sistema Columba per ultimo, perchè è più lontano, e perchè c'è Spartaca. E cancellerà anche ogni ricordo dell'umanità, e della guerra, e dei chinos. Però adesso manca ancora molto tempo, e quindi noi facciamo la guerra, perché Spartaca torni ad essere dei spartiani, magari prima del buco nero. Anche Sam Hale e Moloko Cortes sono felici, ma per un'altra ragione. Questa è una frase sottointesa. Sundance Celsire è andata a dormire. Non so dove siano André Vandoosler e Renee Bolivar e il capitano Jack Rooster e Klaush Schmidt. Ho indagato nella cabina di André Vandoosler e Renee Bolivar. Ho trovato:
-Il libro “Kisses in the sunset”, sul ripiano di Renee Bolivar
-Il libro “Bloodbound, con un segnalibro alla pagina 214”, sul ripiano di Renee Bolivar
-Un violino, sotto il letto di André Vandoosler.
-Un osso, per terra
-Tredici calze usate, di tredici paia diverse, sotto il letto di André Vandoosler
-Un ritratto molto accurato di Mordecai Adler, sotto il letto di Renee Bolivar.
-Una dose di switch, sotto il comodino di André Vandoosler.
Ho anche letto sette messaggi di Eamon Taylor. Non riporto i messaggi perchè sono molto lunghi ed oggi ho cucito una camicia ed ho le dita stanche. Non ho risposto perchè seguo il protocollo, ed il protocollo è: non rispondere.
Il capitano Jack Rooster non è esperta di medicina, però sa comunicare con i cani. Spesso, è importante osserv

Mordecai Adler richiude il libretto verde d'improvviso, cacciandolo via. Si drizza a sedere, il piccolo colonnello dei cuscini.
-Sono sul tuo letto, Renee Bolivar. Sottolineo l'ovvio.
Renee si volta verso André, strizzando un sorriso che un poco filtra il divertimento, ed un poco l'esasperazione rassegnata. Fa strada il rocker, per acquisire una posizione mobile di costante frapposizione tra il medico e l'amico stralunato.

-..Eh. Già. Ma.. Proprio.. Moloko e Sam, Eh?
-Si.
André si chiude la porta della cabina alle spalle solo dopo aver fatto passare l'ultima bestia mancante all'appello, ovvero il bastardo di Renee. Ciondola verso di loro con un ghigno che non ha nulla di bieco e tutto del sognatore.
-Sorella 'Kay, qua sei sempre la benvenuta.
Ed apre le braccia come il salvatore.
-Grazie.
Risponde il medico, dato che non può pagare.
-Avete fucilato Huck Haggerty?
Si informa, per fare due chiacchiere.
-Dieu.. (André sgrana gli occhi liquidi, rompendovi dentro una luce nel nero) No, no.
-E'.. (Renee si passa la mano fra i capelli scamigliati, puntellando gli occhi con un sorriso stanco.) E' andato tutto bene. Ho visto..ecco, ho visto parecchie bestie. Animali.. Ma (altro sorriso, fra il complice e lo smarrito) ma ecco.. nessuna aquila..
-Ci sono poche aquile su Bullfinch, Renee Bolivar. Forse ci sono tanti amici di Sam Hale, e hanno ucciso molti rapaci.
André e Renee si guardano, a corto di risposte. Renee caccia le mani in tasca, André si gratta la nuca.
-Oggi ho parlato con Sundance Celsire. Lei ha molte informazioni su di te, André Vandoosler.
Lo informa con la furbizia di chi non vuole scoprire le carte, con la faccia da poker offerta dalla casa.
Di nuovo, i due solo si guardano, questa volta il piglio del tracker ha un che di stralunato, un sospetto sprovvisto di diffidenza.
 -Putain.
Soffia lui, non in risposta al medico, ma ad Anchorage che ha tentato di allungargli un'azzannata affettuosa alla caviglia.
-Magari se ti assaggia, poi si fida di te. E' uno scherzo.
Renee ridacchia, e si china a salutare il doberman, che con un voltafaccia degno di uno skyplex si mostra ora estremamente docile.
-E' così che funziona, sorella Adler?
André spiana l'ennesimo sorriso da volpe felice, riattirando l'attenzione di un Bolivar perso in giuggiole canine. Si guarda intorno, un po' spaesato.
-Ssi..si. Ma..Ecco, per dormire? 
Renee continua a gettare lo sguardo sempre più preoccupato a destra e manca, perchè ci sono due letti e tre persone. André semina passi a caso fino al proprio letto e vi si spiana sopra, come una pasta le cui sfoglie si distribuiscono a caso fra le lenzuola. Mordecai si risiede sul letto, allargando le mani lungo le lenzuola, ognuna dal suo lato, concentrata sulla conta dei propri battiti del cuore. André la guarda, e si domanda se il cuore sia proporzionato alle sue dimensioni. Se sia come quello di un topolino, e batta fortissimo. Anchorage alza il muso con sguardo interrogativo. E, quando Renee fissa l'imperturbabile Helena, trova la risposta.

(Il giorno dopo, Mordecai Adler, nella sickbay, ricorderà d'improvviso e con massimo allarme di aver lasciato il suo diaro verde sotto il cuscino di Renee)

Saturday 22 June 2013

Tennessee Miller's journal


Saint Lucy, Serenity, Hera, March 2511

what is saddest than
love closed in death
a body that cannot express
the liquid words of sorrow
where do you go
when you're back there in your head?
you like your corners square
will they still be there tomorrow?






Friday 14 June 2013

Green booklet - Safeport

E' il 14 giugno dell'anno 2515. Mi trovo su Safeport, in una stanza buia. La mia prima idea è stata contattare Charlie Towman. Ho subito scartato questa idea, perchè il capitano Eamon Taylor mi ha vietato di prendere contatto con altri membri dell'equippaggio del brigade Martes al di fuori di lui. Ieri mi ha mandato un messaggio. Era molto tempo che non mi mandava un messaggio. Questo è il messaggio.


Cortex-contact Martes, Outer Rim Ring 329.

Mordecai.

Spero che tu stia bene, e spero che continui a scrivere sul quaderno. Spero che tu abbia trovato il capitano Jack Rooster. E' strano qui, senza di te. Abbiamo preso a bordo un medico di Richleaf. Vaga senza bestie appollaiate in spalla ed ha un senso dell'umorismo comprensibile. Questo non è uno scherzo.

Mi manchi. Posso dirlo con certezza e lucidità, ora, dopo quattro mesi. Mi manca parlarti, e mi manca guardarti annaspare in un mare di informazioni incomprensibili e semplificare gli schemi complicati della vita. E' difficile restare a galla, senza di te. Questa è una metafora.

Riprenderemo Spartaca. Riprenderemo ogni fottuto pianeta del Border, e del Rim. Devi crederci. Devi sapere che succederà. Devi pensare a come.

Non posso amarti, perchè finirei per uccidermi. Privarmi del pensiero di te, d'altro canto, sarebbe come saltare fuori da un airlock e respirare il vuoto. Anche questa è una metafora. Mi limito a sentire la tua mancanza, allora. Ogni giorno.

Eamon


Ho incontrato il capitano Jack Rooster durante un rodeo su Bullfinch. Ad Anchorage piace, ma a me non piace molto. E' in possesso di nozioni di medicina molto distorte. Spero che mi ascolterà la prossima volta. Al rodeo su Bullfinch ho anche incontrato Renee Bolivar. Renee Bolivar è di Blackrock, ed ha visto un'aquila dorata. Con Renee Bolivar mi piace parlare di aquile e falchi. Ed anche spiegargli che la guerra è finita, e se proprio vuole bisogna iniziarne una nuova. Ovviamente non ho potuto dirgli che la nuova guerra è già iniziata, perchè queste sono informazioni di massima segretezza, che sanno solo persone come me, il capitano Eamon Taylor e il capitano Jack Rooster. Credo che lui sarebbe un buon soldato per la nuova guerra. Crede che vinceremmo. Bisogna sempre credere che si vincerà, prima di iniziare una guerra. Altrimenti si è solamente una persona sadistica e triste. Ho rivisto Renee Bolivar su Safeport. Mi ha tirata fuori da una situazione poco positiva. Poi si è offerto di prendere pugni al posto mio anche in futuro. Gli ho detto che per me va bene. Sono andata al Devil's Den a cercare il capitano Jack Rooster, ma non l'ho trovata. Invece, c'era Andrè Vandoosler. Questo è un pezzo di Bullfinch che ho dimenticato. Ho incontrato Andrè Vandoosler insieme a Renee Bolivar ed al Pilota Red Wright su Bullfinch. Erano tutti alla ricerca di prostitute. Volevo informare Renee Bolivar del fatto che andare a letto con Bessie Malloy gli avrebbe procurato pruriti nelle parti intime per un minimo di cinque giorni. Ovviamente non l'ho potuto informare di questo a causa di un'espressione del viso di Bessie Malloy. L'ho già vista far così tre settimane e quattro giorni fa, quando ho informato un suo cliente del suo recente ricovero dalla gonorrea. Dopo averlo informato, Bessie Malloy ha atteso che il cliente se ne andasse, poi mi ha tirato un pugno in faccia ed un calcio nello stomaco. Anchorage non era purtroppo presente. Dato che ho riconosciuto la sua espressione, quindi, non ho detto niente. Anche se Anchorage era lì. Anche Andrè Vandoosler è andato a cercare prostitute. Red Wright, invece, sembrava ferito, ma è andato via prima che potessi offrire aiuto medico. Gli ho anche offerto una visita otorinolaringoiatrica, ma lui non non ha accettato. Andrè Vandoosler era al Devil's Den in compagnia di Klaus Schmidt, che conosceva il mio noome perchè era scritto sul suo cortex pad e mi stavano aspettando. Suppongo che il capitano Jack Rooster li abbia informati del mio arrivo. Oppure che il capitano Eamon Taylor li abbia informati del mio nome. Suppongo quindi che siano entrambi membri delle Dust Devils Troops. Ma, non avendo stabilito una parola codice con cui controconfermare questa informazione, non ho indagato ulteriormente. Attenderò di avere conferma diretta dal capitano Jack Rooster. Andrè Vandoosler preferisce il "tu" al lei, così come il capitano Eamon Taylor. Anche Renee Bolivar lo preferisce. Renee Bolivar ed Andrè Vandoosler sono molto gentili, come il capitano Eamon Taylor. Sento la mancanza del capitano Eamon Taylor. Con lui mi piace parlare di Spartaca, dei pianeti nuovi, di come curare le malattie, di come organizzare politicamente i pianeti dominati perchè tutta la gente partecipi alla nuova guerra, e delle tattiche di attacco degli avenger alleati. Con lui mi piace anche baciarsi, e guardare il cielo, ed ascoltare le storie di guerra, e raccontare le storie di guerra. Ma ora non succederà più. Ora attendo che Renee Bolivar venga qui, perchè mi accompagnerà nuovamente al Devil's Den, e prenderà eventuali pugni al posto mio. Anche questo mi piace.

Sunday 9 June 2013

This is Spartaca



Deep in the ocean, dead and cast away,
where innocence is burned... in flames.
A million mile from home, I'm walking ahead.
I'm frozen to the bones, I am.

A soldier on my own, I don't know the way.
I'm riding up the heights... of shame.
I'm waiting for the call, the hand on the chest.
I'm ready for the fight... and fate.

The sound of iron shots is stuck in my head.
The thunder of the drums dictates
the rhythm of the falls, the number of deaths,
the rising of the horns... ahead.

From the dawn of time to the end of days,
I will have to run... away.
I want to feel the pain and the bitter taste...
of the blood on my lips... again.

This steady burst of snow is burning my hands.
I'm frozen to the bones, I am.
A million mile from home, I'm walking away.
I can't remind your eyes, your face.