Adler è appostata davanti alla porta
della propria cabina, Helena sulla spalla, Anchorage al fianco. Pigia
la maniglia verso il basso. E' bloccata. Pigia di nuovo. E' bloccata.
Pigia di nuovo. E' bloccata. Si arrende. China il capo lievemente di
lato, imitata dal falco e dal doberman, formando un trittico
perplesso. Non ci mette molto a risolvere l'indovinello: è più
facile di quello di André. Gira sui tacchi, la stoffa cucita ancora
sotto il braccio, e si avvia lungo il corriodio, in una piccola
processione bestiale, lungo il corridoio. Conta le luci laterali,
passando. Le conta e moltiplica per il numero di rumori sospetti
all'interno della propria cabina, e per il numero di urli ed ululati
provenienti dalla plancia. Cerca di calcolare a quale punto della
notte gli SSV andranno in tilt. Con una curva calcolata, come se
qualcuno le avesse seminato un tracciato di bricioline davanti ai
piedi, si parcheggia davanti alla cabina. Testa la maniglia,
pigiandola verso il basso. E' aperta. Sgrana un poco gli occhi, con
quella profondità che non è emozione adulta, bensì una sconnessa
curiosità infantile, livida ed intransigente. Entra, seguita dalle
sue bestie. Si china un poco in avanti, sporgendo la spalla sinistra
verso l'interno della stanza. Helena si libra, volando ad
appollaiarsi sulla canna del dragoon di Renee. Anchorage si affretta
a conquistare la sua posizione ai piedi del letto del rocker.
Timisoara, Bullfinch, 25
giugno 2515
Red Wright e Harry Bolton cantano.
Cantano perchè sono felici, secondo Sundance Celsire, perchè
Polaris si risveglia. Questo è sbagliato. La gente si mobilita, per
combattere contro altra gente. Polaris è una stella, e fra
moltissimi anni esploderà, oppure imploderà, diventando un buco
nero e risucchiando dentro di sè tutti i pianeti del suo sistema, e
del sistema Dao, e del sistema Dorado, e del sistema Central, e del
sistema Columba. Ma il sistema Columba per ultimo, perchè è più
lontano, e perchè c'è Spartaca. E cancellerà anche ogni ricordo
dell'umanità, e della guerra, e dei chinos. Però adesso manca
ancora molto tempo, e quindi noi facciamo la guerra, perché Spartaca torni ad essere dei spartiani, magari prima del buco nero.
Anche Sam Hale e Moloko Cortes sono felici, ma per un'altra ragione.
Questa è una frase sottointesa. Sundance Celsire è andata a
dormire. Non so dove siano André Vandoosler e Renee Bolivar e il
capitano Jack Rooster e Klaush Schmidt. Ho indagato nella cabina di
André Vandoosler e Renee Bolivar. Ho trovato:
-Il libro “Kisses in the sunset”,
sul ripiano di Renee Bolivar
-Il libro “Bloodbound, con un
segnalibro alla pagina 214”, sul ripiano di Renee Bolivar
-Un violino, sotto il letto di André
Vandoosler.
-Un osso, per terra
-Tredici calze usate, di tredici
paia diverse, sotto il letto di André Vandoosler
-Un ritratto molto accurato di
Mordecai Adler, sotto il letto di Renee Bolivar.
-Una dose di switch, sotto il
comodino di André Vandoosler.
Ho anche letto sette messaggi di
Eamon Taylor. Non riporto i messaggi perchè sono molto lunghi ed
oggi ho cucito una camicia ed ho le dita stanche. Non ho risposto
perchè seguo il protocollo, ed il protocollo è: non rispondere.
Il capitano Jack Rooster non è
esperta di medicina, però sa comunicare con i cani. Spesso, è
importante osserv
Mordecai Adler richiude il libretto
verde d'improvviso, cacciandolo via. Si drizza a sedere,
il piccolo colonnello dei cuscini.
-Sono sul tuo letto, Renee Bolivar.
Sottolineo l'ovvio.
Renee si volta verso André, strizzando
un sorriso che un poco filtra il divertimento, ed un poco
l'esasperazione rassegnata. Fa strada il rocker, per acquisire una
posizione mobile di costante frapposizione tra il medico e l'amico
stralunato.
-..Eh. Già. Ma.. Proprio.. Moloko e
Sam, Eh?
-Si.
André si chiude la porta della cabina
alle spalle solo dopo aver fatto passare l'ultima bestia mancante
all'appello, ovvero il bastardo di Renee. Ciondola verso di loro con
un ghigno che non ha nulla di bieco e tutto del sognatore.
-Sorella 'Kay, qua sei sempre la
benvenuta.
Ed apre le braccia come il salvatore.
-Grazie.
Risponde il medico, dato che non può
pagare.
-Avete fucilato Huck Haggerty?
Si informa, per fare due chiacchiere.
-Dieu.. (André sgrana gli occhi
liquidi, rompendovi dentro una luce nel nero) No, no.
-E'.. (Renee si passa la mano fra i
capelli scamigliati, puntellando gli occhi con un sorriso stanco.) E'
andato tutto bene. Ho visto..ecco, ho visto parecchie bestie.
Animali.. Ma (altro sorriso, fra il complice e lo smarrito) ma ecco..
nessuna aquila..
-Ci sono poche aquile su Bullfinch,
Renee Bolivar. Forse ci sono tanti amici di Sam Hale, e hanno ucciso
molti rapaci.
André e Renee si guardano, a corto di
risposte. Renee caccia le mani in tasca, André si gratta la nuca.
-Oggi ho parlato con Sundance Celsire.
Lei ha molte informazioni su di te, André Vandoosler.
Lo informa con la furbizia di chi non
vuole scoprire le carte, con la faccia da poker offerta dalla casa.
Di nuovo, i due solo si guardano, questa volta il piglio del tracker ha un che di stralunato, un sospetto sprovvisto di diffidenza.
-Putain.
Soffia lui, non in risposta al medico, ma ad Anchorage che ha tentato di allungargli un'azzannata affettuosa alla caviglia.
-Magari se ti assaggia, poi si fida di te. E' uno scherzo.
Renee ridacchia, e si china a salutare il doberman, che con un voltafaccia degno di uno skyplex si mostra ora estremamente docile.
-E' così che funziona, sorella Adler?
André spiana l'ennesimo sorriso da volpe felice, riattirando l'attenzione di un Bolivar perso in giuggiole canine. Si guarda intorno, un po' spaesato.
-Ssi..si. Ma..Ecco, per dormire?
Renee continua a gettare lo sguardo sempre più preoccupato a destra e manca, perchè ci
sono due letti e tre persone. André semina passi a caso fino al
proprio letto e vi si spiana sopra, come una pasta le cui sfoglie si
distribuiscono a caso fra le lenzuola. Mordecai si risiede sul letto,
allargando le mani lungo le lenzuola, ognuna dal suo lato,
concentrata sulla conta dei propri battiti del cuore. André la
guarda, e si domanda se il cuore sia proporzionato alle sue dimensioni.
Se sia come quello di un topolino, e batta fortissimo. Anchorage alza
il muso con sguardo interrogativo. E, quando Renee fissa
l'imperturbabile Helena, trova la risposta.
(Il giorno dopo, Mordecai Adler, nella
sickbay, ricorderà d'improvviso e con massimo allarme di aver
lasciato il suo diaro verde sotto il cuscino di Renee)